Una serata …Spericolata

 

Ho sempre ascoltato la musica di Vasco con grande piacere, penso che non ci sia persona al Mondo che non conosca almeno una canzone del Komandante, ma chissà perché in 36 anni non ero mai andata ad un suo concerto.

Questa volta, vuoi il caso, vuoi la fortuna, mi ci sono trovata ed è stato FORMIDABILE.

Un artista grintoso, un modo di fare coinvolgente, un atteggiamento da “persona normale” ed è forse per questo che Vasco Rossi piace così tanto a così tanta gente.

Lui non ha bisogno di apparire diverso da quello che è … ovvero un uomo normale, con debolezze e paure, come siamo noi, ma che ha deciso di raccontare tutto questo nelle sue canzoni.

Ho avuto la fortuna di poterlo vedere a forse un metro di distanza e benchè mi abbia sorpreso per la sua fantastica performance, quello che davvero mi ha emozionato ieri è stato il suo pubblico.

Persone di ogni età, bambini con la fascia in testa accompagnati dai loro genitori che erano li, fino a tarda sera per sentirlo cantare, fan sfegatati che mentre cantavano a squarcia gola le sue canzoni facevano addirittura gli stessi suoi movimenti, fidanzati che si baciavano appassionatamente con le sue canzoni in sottofondo…. e poi la sorpresa, quando sulle note di Rewind tutte le sue fans, sono salite sulle spalle di fidanzati e amici e si sono tolte la maglietta, beh questo mi ha fatto rendere conto della potenza straordinaria di questo MITO, capace di far tornare me e tanti altri, teenager per una sera.

Ho capito, dopo ieri, che Vasco non è solo un cantante, ma un punto di riferimento, uno stile di vita e addirittura una religione per molti.

Grazie ancora per quello che fai per i tuoi fan, grazie per dimostrare al Mondo che non ci sono limiti di età e tempo quando si ha una passione grande e una motivazione che lo è ancora di più.

Insieme a lui, una band eccellente, una produzione pazzesca hanno reso questo concerto uno spettacolo indimenticabile.

Ma un ringraziamento speciale va al grandissimo Willy, grazie grazie grazie e ancora grazie amico mio.

Giulia Carucci